Significato: piangere la morte di…
Le sorelle Eliadi, (sorelle di Fetonte, morto per causa di Giove) piangendo il loro fratello, le loro lacrime, e il loro pianto disperato, le trasformò in pioppi neri funerei, da cui colano lacrime che si induriscono al sole, formando, secondo un’antica credenza l’ambra. In concreto però, si sa che il pioppo, con la sua corteccia, rami e gemme essiccate al sole, sono in decotto, antisettiche, digestive, espettoranti, sudorifere, e curano bronchiti, reumatismi, nevralgie, meteorismo, e diminuiscono la febbre
Nome Comune: Pioppo nero
Specie: Populus nigra
Famiglia: Salicaceae
Ordine: Salicales
Nome Dialettale: Piopa
Nome Dialettale: Piopa
Descrizione: il tronco del pioppo nero è eretto, nodoso e solcato, molto ramificato. Raggiunge in altezza i 35-40 m. Il pioppo può arrivare a vivere fino a 200-400 anni. La corteccia è di colore bruno–nerastro, con fessure longitudinali. La chioma è ovale, dilatata e irregolare. Nella varietà cipressino o piramidato o colonnare i rami sono eretti. Le gemme invernali oblungo-appiattite sono ricoperte da brattee brune, glabre e vischioso-attaccaticce.
Foglie: le foglie del pioppo nero sono decidue, semplici, a inserzione alterna; la forma è variabile, da triangolari romboidali, a triangolari con apice acuminato. Sono lunghe 8 cm, hanno un lungo picciolo, sono di colore bruno-verde, lucide nella lamina superiore, più opache nella superficie inferiore.
Fiori: i fiori spuntano prima delle foglie e sono disposti in amenti separati su alberi diversi. Gli amenti maschili, rossastri, lunghi da 5 a 9cm, hanno fiorellini molto fitti e numerosi stami. Gli amenti femminili sono esili, lunghi anche 12 cm, di colore giallo– verde; hanno fiorellini più radi e l’ovario circondato alla base da una specie di calicello a forma di scodellino. I fiori sbocciano in marzo e in aprile.
Frutti: dalle infiorescenze femminili si sviluppano delle capsule glabre di forma ovoidale. La capsula, a maturità, si apre in due parti e lascia uscire numerosi e piccolissimi semi provvisti di una lunga peluria cotonosa di colore bianco, questi si diffondono con il vento. I frutti spesso possono generare allergie a causa del polline.
Origine: il pioppo nero è originario dell’Europa e dell’Asia. La varietà cipressina è comparsa in seguito a una mutazione genetica nell’Asia Minore ed é stata importata in Europa dove è rappresentata quasi esclusivamente da individui maschili.
Habitat: vegeta bene lungo le sponde di corsi d’acqua, ai margini dei boschi, su terreni umidi e profondi o alluvionali. L’areale del pioppo nero è esteso a tutta l’Europa Meridionale, dove viene normalmente coltivato.
Usi Locali e Generali: le api, succhiando le gemme vischiose ricoperte da perule, cioè specie di brattee cerose, elaborano la propoli utilizzata in farmaceutica. Stradivari con questa sostanza rivestiva i suoi violini. Le gemme del pioppo nero entrano nella composizione di un noto unguento detto "unguento populeo", utile sedativo dei disturbi delle emorroidi che deve essere preparato dal farmacista. Le gemme poi servono per trattare scottature, contusioni e piccole escoriazioni della pelle. Per uso interno hanno proprietà anticatarrali nelle infezioni bronchiali, sono inoltre impiegate per l’artrite e il reumatismo. Lo scrittore latino Lucio Columella, esperto di agronomia, riporta l’usanza degli antichi romani di conservare la frutta durante l’inverno ricoprendola con segatura di pioppo, perché la corteccia e i germogli contengono sostanze dalle proprietà antisettiche. La corteccia del pioppo nero viene usata per tisane negli stati febbrili: per la preparazione mettere 2g di corteccia in 100 ml di acqua. Il legno del pioppo nero e’ di modesta qualità. Sono piuttosto pregiate le radiche, marezzate di scuro, con cui si fanno pannelli per rivestimenti. Il legno del pioppo nero serve per produrre carbone vegetale, usato nelle industrie e in medicina per le sue proprietà assorbenti. Il legno chiaro, tenero e leggero viene usato anche per produrre imballaggi, compensati, mobili rustici, fiammiferi, giocattoli e cesti. In Olanda viene utilizzata anche per produrre i folkloristici zoccoli. Per mano dell’uomo i pioppi vengono molto coltivati per il rapido accrescimento e per la produzione soprattutto di cellulosa; infatti occupano il secondo posto fra gli alberi che producono tale sostanza. In Italia oltre l’80% dei pioppeti è coltivata nella pianura padana e veneta. La massiccia espansione dei pioppi coltivati ha però dato origine a un grave fenomeno di inquinamento genetico perché spesso infatti gli esemplari selvatici vengono fecondati da polline di pioppi coltivati. Ora i pioppi selvatici sono difficili da trovare. Il pioppo cipressino viene largamente impiegato per filari, viali alberati e come frangivento. La varietà Ibrido x canadensis rimane sicuramente la più diffusa, perché è largamente coltivata ed è quasi identica al pioppo nero.
Miti e Leggende: il poeta latino Ovidio narra che il pioppo nero è la trasformazione delle sorelle di Fetonte, che piangevano il loro fratello scaraventato da Giove nel fiume Po. Giove era arrabbiato con Fetonte perché costui gli aveva rubato il carro del sole. I lamenti delle sorelle del giovane erano così noiosi che Giove pensò di trasformarle in piante che hanno le foglie che sussurrano continuamente. Secondo un’altra leggenda il pioppo bianco avrebbe protetto Ercole quando andò all’inferno, per questo la parte superiore delle foglie manca di peli che sono stati bruciati.
Il verbo appioppare ha due significati: quello più antico e letterale, che indica il fissaggio delle viti ai pioppi per sostenerle e quello più comune di affibbiare.
Sotto la corteccia dei pioppi trovano rifugio e nutrimento un gran numero di insetti che, come le formiche Lasius, indeboliscono l’albero. Sui tronchi e sulle ceppaie del pioppo si sviluppa con facilità un fungo, chiamato Pholiota, detto per questo motivo piopparello. Un pioppo nero americano centenario fu abbattuto nel 1898 e alle sue radici fu trovata una lapide incisa da navigatori scandinavi nel 1362, e conferma che gli europei avevano raggiunto l’America prima di Cristoforo Colombo. Nella Pianura Padana quando nasceva una bambina i contadini piantavano 1000 piccoli pioppi: dopo circa 20 anni, i pioppi abbattuti costituivano la dote della ragazza che si sposava. I nati dal 5 al 13 agosto - dal 1 al 14 maggio - dal 3 al 11 novembre - dal 4 al 8 febbraio sono protetti, secondo l’oroscopo celtico, dal pioppo.
fonti: A.Cattabiani
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